Borderlands the Pre-Sequel - Recensione

Borderlands pre sequel
Piattaforma: Ps3/PC (giocata)/Xbox 360 Data di uscita: 18 ottobre 2014
Gearbox passa il testimone a 2K Australia per questo…. interquel della saga Borderlands. Ambientato a metà tra il primo ed il secondo episodio e narrato come flashback, ci porta in posti mai visti prima ed in compagnia di gente davvero poco raccomandabile. Come da tradizione, ho giocato all’intera campagna con 2 miei amici, in quanto l’esperienza Borderlands guadagna tantissimo se affrontata in compagnia.
Fly me to the moon Let me play among the starsBPS1
L’intero gioco è ambientato sulla luna di Pandora, Elpis. Questo porta con se una cambio al gameplay non indifferente. La luna non ha un’atmosfera sufficientemente forte da trattenere ossigeno e la gravità è molto più bassa che su Pandora. Questo si traduce in una nuova risorsa per i giocatori: l’ossigeno. Servirà sia a mantenervi in vita quando farete escursioni lunari fuori da ambiente abitabile, sia ad attivare dei razzi che vi permetteranno di svolazzare in aria per un periodo limitato.
I nemici lasciano continuamente ossigeno e ci sono molte zone sparse nell’ambiente che ricaricheranno i vostri serbatoi, quindi non sarete mai in pericolo di vita. Infatti l’ossigeno sarà preziosissimo per la navigazione degli ambienti in quanto questo gioco introduce una verticalità negli ambienti che era assente nei capitoli precedenti. I combattimenti risultano quindi essere familiari e freschi allo stesso tempo e The Pre-Sequel riesce a trovare il giusto equilibrio nel presentare un’esperienza familiare e nuova allo stesso tempo.
Questa mono ambientazione purtroppo ha il lato negativo di ridurre di molto la varietà degli ambienti. Da questo punto di vista il gioco si presenta più similmente al primo capitolo: un’unico stile di ambientazione che predominerà l’80% della vostra esperienza di gioco e un 20% di variazione giusto all’inizio e nella fase finale.
Un vistoso passo indietro rispetto alla grande varietà di ambientazioni di Borderlands 2.
4 brutti ceffi
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Ogni Borderlands ha quattro personaggi giocabili ognuno caratterizzato, oltre che dall’aspetto, da un’abilità speciale attiva e da 3 rami di abilità passive. In questo Pre-Sequel ci ritroveremo con 3 vecchie conoscenze che erano NPC o nemici in Borderlands 2 ed un nuovo personaggio. Come approcciarsi alle missioni ed al combattimento cambia tantissimo da personaggio a personaggio e questo invoglia ad avere un party di amici ben diversificato o a rigiocare il gioco con una classe o build diversa.
Athena la Gladiatrice è il personaggio introdotto in the Pre-Sequel. Ex assassina dell’Atlas, funge da Tank o DPS fisico o DPS elementale, in base all’albero di specializzazione che si sceglie di seguire. Forse uno dei personaggi più versatili in quanto può giocare sia sull’offensiva pura esplosiva a tutto spiano, sia sulla fisicità e sull’attacco fisico scordandosi un po’ delle armi, sia sull’attirare il fuoco nemico e proteggere i compagni. La sua abilità speciale consiste nell’utilizzare uno scudo per assorbire i colpi nemici. Dopo che lo scudo si è caricato di energia in questo modo, viene lanciato contro i nemici, sfraggandoli di brutto. Uno stile molto prossimo a quello di Capitan America se vogliamo.
Claptrap è finalmente disponibile come personaggio giocabile. Come possono immaginare i veterani della saga, Claptrap è un personaggio insulso e completamente caso. Le sue abilità sono le più divertenti dell’intero gioco e causano un senso di imprevedibilità straordinaria. Se giocate con amici, assicuratevi che almeno uno di loro sia un ClapTrap. L’abilità principale del robottino giallo è chiamata VaultHunter.exe ed è un programma che analizza il campo di battaglia e sceglie la routine migliore data la situazione. Un modo molto complesso di dire: sceglie un potenziamento random. Vi ritroverete con Claptrap diventare un gunzerker ed iniziare a sparare velocissimamente, oppure lancerà una versione di se stessa che si pianta al suolo e diventa una torretta missilistica, o ancora diverrà un mago, o una nave pirata con tanto di cannoni o inizierà a far rimbalzare a caso tutto il gruppo e si munirà di ciambella a forma di paperella. Il tutto con musica WUB WUB sconclusionata che accompagna le sue abilità. Il suo albero centrale si concentra sul co-op e la sua abilità finale è “batti il cinque”. Vedrete Claptrap che alza la sua manina robotica e saltella pronto per ricevere il 5 da un compagno. Se accade, buff per i coinvolti! Geniale. Non tutte le abilità di Claptrap sono utili ad ogni situazione ed infatti capiterà sempre che verrà scelta la peggiore possibile. Per esempio, ogni volte che era richiesto cecchinare dei nemici, si attivava l’abilità che aumentava il danno ma rendeva tutte le armi di un’imprecisione mostruosa.
wihilelm
Whilhelm è un boss in Borderlands 2 ed in quell’occasione è un robottone. Qui ancora non ha subito le modifiche cybernetiche che lo rendono il super robot, ma è ancora un umano. La sua abilità speciale consiste nel chiamare un paio di droni di supporto volanti, Wolf & Saint. Saint rimarrà vicino a voi e vi curerà di continuo, mentre Wolf svolazzerà sparando ai nemici. Due rami di abilità sono dedicati ad ognuno dei due robot, ma forse le abilità più particolari si trovano nel ramo centrale. In questo, Whilhelm otterrà nuove protesi cybernetiche, che cambieranno il suo aspetto ed il tono della sua voce, che diventerà sempre più metallico. Avrete gambe robotiche per sparare mentre si corre, una mano robotica pneumatica per scazzottate violente ed un cannone a spalla che si attiverà ogni volta che gli scudi si esauriranno. Questo personaggio predilige l’andare addosso ai nemici e molte delle sue abilità si attivano in situazioni critiche, quando scudi e vita scarseggiano. Molto high risk- high reward.
Nisha è un’altro boss di Borderlands 2, questa volta un nemico opzionale, quindi non tutti lo ricorderanno. In the pre sequel lei ricopre la specialista, con un’enfasi su pistole e fucili da cecchini. La sua abilità è un’aimbot. Una volta attivata mira in automatico sui nemici a schermo ed aumenta danni, velocità di fuoco e ricarica in modo spropositato. Il suo albero centrale porta alla fine ad essere in grado di impugnare due pistole costantemente, aumentando di tantissimo la potenza di fuoco. Altri alberi danno bonus particolari in base a determinati bonus in grado di accumularsi ognuno con un suo criterio di attivazione. Per esempio avrete danni corpo a corpo aumentati ogni volta che ucciderete un nemico oppure appena terminata la vostra abilità attiva.
La varietà di build e di personalità è maggiore di Borderlands 2, in quanto vengono prese molte idee che erano presenti nelle classi DLC di Borderlands 2, a loro volta più raffinate di quelle base.
A questo si aggiungono due nuove categorie di armi. Avremo armi criogeniche, in grado di congelare i nostri nemici ed armi laser. Quest’ultima arrivano in 4 variazioni. Ci saranno i classici blaster alla Star Wars, dei raggi particellari pesanti sparati da railgun, laser a diffusione che svolgono un ruolo simile a quello di un fucile a pompa ed infine avremo i raggi continui alla Ghostbusters. Solo l’aggiunta di armi laser genera una notevole variazione di armi che rinvigorisce il gameplay, soprattutto per i veterani.
Un’altra aggiunta al gameplay molto interessante è data dalla presenza del Grinder. Questa macchina prende in pasto il vostro loot, lo macina e produce un loot di qualità superiore. Il tipo dipende dalle armi date in pasto. Usando armi di grado alto, è possibile ottenere anche armi leggendarie in questo modo. Rivaluta totalmente lo stesso concetto di “loot”, dando del potenziale anche a quello generalmente considerato vecchio o inutile. Una feature che vorrei vedere in ogni gioco che si basa così fortemente sull’equipaggiamento ricavato dai nemici.
La Genesi di un cattivo
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La storia segue l’ascesa a ruolo di cattivo di Handsome Jack, main villain di Borderlands 2. I 4 personaggi giocanti questa volta interverranno in maniera attiva alle quest, con risposte e commenti, donando molta più personalità anche ai giocatori rispetto al passato. Handsome Jack rimane un grande personaggio, ma probabilmente è l’unico di tutta la storia. La sua storia è simpatica, ma alcuni sviluppi sono un po’ accelerati e cambi nel carattere di Jack sono troppo repentini. Nonostante tutto, è piacevole vedere la storia dietro la nascita di un cattivo.
Ci saranno un paio di volti simpatici, quasi tutti dotati di forte accento australiano, ma nessuno riesce ad essere sufficientemente iconico da rimanere impresso. I personaggi migliori sono quelli che sono già apparsi negli altri giochi. Un cast decisamente migliore di quello del primo gioco, ma sottotono rispetto al secondo capitolo. Troverete sempre un umorismo basato sui meme, che può piacere o meno ed è un po’ il cruccio della saga.
Non aiuta la durata ridotta dell’avventura. Facendo anche qualche quest secondaria, una prima run vi durerà una quindicina d’ore, molte di meno rispetto a Borderlands 2. Anche le quest secondarie sono molte di meno e la minor dimensione dell’ambientazione vi porterà ad un backtracking maggiore rispetto a Borderlands 2, che spesso con le sue sidequest vi portava in aree mai visitate prima. The Pre-Sequel sembra più un’espansione che un capitolo a se stante per la quantità dei contenuti.
Riesce a divertire ed intrattenere, soprattutto con amici, ma non raggiunge gli apici di storia e caratterizzazione e la varietà di ambienti del secondo capitolo. Consigliato ai fan della saga senza dubbio, per gli altri aspettate di trovarlo a prezzo più basso.
Un paio di parole sul season pass.
Al momento della stesura di questo articolo è arrivato un nuovo personaggio giocabile : la controfigura di Handsome Jack. Il suo stile di gameplay ha un appriccio di “gruppo”. Può creare cloni olografici di se per farsi aiutare in battaglia. Andare in giro con 3 Handsome Jack sul campo che sparano e lanciano granate può essere simpatico, ma la maggior parte delel sue abilità mancano di impatto e risultano essere meno originali di quelle dei quattro protagonisti del gioco.
La prossima espansione del season pass è stata annunciata e sembra essere una semplice modalità arena, con orde di mostri da abbattere per collezionare loot alla fine. Nel Primo Borderlands questo tipo di espansione è stato il più deludente, speriamo aggiungano qualche particolare extra per renderla più varia e complessa. Arriverà inoltre un aumento del level cap da 50 a 60.
Ad oggi il Season pass quindi sembra non offrire gli stessi contenuti di Borderlands 2, quindi anche in questo caso consiglio di aspettare che sia completo prima di valutarne un acquisto.
Il vero problema di The Pre-Sequel è la quantità di contenuti, non tanto la qualità.
Stay Classy, Internet.

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