Ni No Kuni II : Il Destino di un Regno - Recensione


Piattaforme: PC (giocata), PS4  Data di uscita: 23 Marzo 2018

Level-5 ha deciso di produrre un seguito al loro famoso gioco prodotto in collaborazione con lo Studio Ghibli, senza di loro però. Riuscendo a fare meglio e peggio contemporaneamente.



Nel magico mondo dei Furry



Malgrado questo gioco abbia un grosso II sulla copertina, non è un seguito diretto, ma segue la via dell "ambientato nello stesso mondo ma a millemila anni di distanza così da lasciare vago ogni possibile collegamento".
Le vicende seguiranno il magico duo di Evan e Roland. Il primo è un giovanissimo re che si trova a dover abbandonare il suo regno a causa di un coup, mentre il secondo è il presidente degli USA che viene trasportato nel magico mondo dei furry per motivi sconosciuti. Insieme, intraprenderanno un viaggio per fondare un nuovo regno ed unificare in amicizia tutti i regni del pianeta.

La storia è in sostanza una fiaba, leggera, che non disturba, ma non riesce ad emozionare particolarmente. Evan ha il suo arco narrativo abbastanza leggero, ma tutti gli altri personaggi esistono nel momento della loro introduzione e poi si spengono per accontentarsi di far parte dell'avventura. Solo verso il finale si sentono arrivare delle emozioni interessanti, ma purtroppo la conclusione effettiva delle vicende mi ha irritato su livelli che non avrei mai pensato potessero venire irritati da un gioco del genere. Non è qualcosa che rovina l'intera esperienza, ma è in grado di mandare in WTF chiunque. L'avventura dura sulle 30 ore, includendo molte quest secondarie, e la durata è molto consona con il tipo di avventura che il gioco vuole raccontare.

La leggerezza della trama principale la si ritrova anche in tutte le side quest, che anche quando provano ad essere serie, non lo sono mai fino in fondo. I numerosi npc, che rientrano anche in tutta la parte di gestione del proprio regno, aiutano a donare profondità e colore all'ambientazione.

Il lavoro di traduzione è ben fatto sia in inglese che in italiano e tira fuori molta personalità dai vari personaggi, e deve fare la maggior parte del lavoro visto che il titolo ha poche scene doppiate.


I Pokémon non vanno più di moda



Il primo gioco della saga operava come un gioco di raccolta ed allenamento mostri, in un sistema di combattimento lento e goffo. Tutto spazzato via, per essere rimpiazzato da un sistema di combattimento in tempo reale, con spinta action. Attacchi leggeri e pesanti, schivate, parate ed abilità attivate. Il tutto condito con progressione di livelli ed equipaggiamento da classico RPG.
Il gioco si mantiene particolarmente facile per la quasi totalità dell'avventura non richiedendo chissà quale sforzo. Questo ha un effetto positivo sul gioco: non c'è bisogno effettivo di grinding. I boss opzionali e l'endgame richiedono però un certo sforzo e se ci si è concentrati solo sulla storia principale, si potrebbe avere qualche difficoltà.

I Cioffi sono i nuovi aiutanti in battaglia ed hanno un design bellissimo a mio avviso. Molte delle loro abilità sono passive e automatizzate, lasciando al giocatore poche possibilità di input. Un sistema molto più elegante di quello dei mostri del primo gioco.

Su questo gameplay di combattimento si agganciano altri due sistemi. Il primo è una sorta di sistema di combattimento alternativo, che verrà usato quando Evan dovrà guidare l'esercito del suo regno. Sembra un rts, ma in realtà è di una semplicità disarmante. Si comanda in sostanza un blob formato da 4 unità e si corre addosso ai nemici fino a quando non li si sconfigge tutti. C'è una sorta di sistema sasso carta forbice tra le unità, abilità speciali e quant'altro, ma è complessità assolutamente non necessaria nelle sfide offerte dalla trama principale.

Il secondo sistema è invece più pregevole. Il regno di Evan, Eostaria, dovrà essere costruito e popolato. Il regno ha un suo rendimento monetario gestito in tempo reale di gioco. I soldi prodotti permettono di costruire diverse strutture che possono fornire numerosi vantaggi al party di Evan. Fare missioni secondarie porterà al reclutamento di cittadini, ognuno esperto in un diverso campo. Questi andranno a popolare i vari edifici, permettendo di migliorarne il funzionamento. È un loop continuo, e costruire al meglio la città richiederà parecchie ore di investimento, anche solo per attendere di avere soldi a sufficienza per continuare. A me ha preso molto ed ero entusiasta di ogni piccolo miglioramento che apportavo. Il feedback visivo è molto pregevole, anche se per quello il gioco usa il suo stile secondario. Quasi tutta la crescita del regno è opzionale, ma per progredire nella trama principale serve avere alcune strutture al livello adeguato. Questo potrebbe causare ad un arresto del ritmo di gioco a chi non ha investito nel proprio regno. E frustrazione se non piacciono meccaniche da gioco "mobile". Il mio consiglio quindi è di dedicare il giusto tempo al regno.


Il "problema" sono tutte le quest che si andranno ad affrontare per reclutare i cittadini. Io ne ho presi sulla settantina e sono state tutte kill e fetch quest. Uccidi quello lì, portami questi oggetti qui, questi oggetti qua... un design più scontato non si poteva trovare. Fortunatamente il gioco offre molti teletrasporti rapidi e loot continuo, minimizzando i tempi morti ove possibile. In fondo, se sono riuscito a fare 70 e passa sidequest incluse nelle 30 ore nella trama principale, vuol dire che sono veloci.


È un uccello, no un aereoplano... no è un film d'animazione!



Malgrado non ci sia più il coinvolgimento dello Studio Ghibli, qualche uomo chiave è rimasto. Joe Hisaishi, composer storico dello studio, da al gioco la giusta carica sonora, con tracce in grado di vendere molto bene l'atmosfera d'avventura. Purtroppo i brani sono pochi e questo porta ad una ripetizione molto pronunciata, anche più di quanto ci si potrebbe aspettare.
Dal lato grafico invece c'è Yoshiyuki Momose, anch'egli un uomo dello studio Ghibli ed il suo lavoro congiunto a quello di Nobuyuki Yanai ha prodotto un risultato a dir poco fantastico.
I personaggi ed il mondo di gioco sono realizzati in modo assolutamente perfetto, con la pulizia offerta dalle nuove console che cementifica ancora di più la bellezza della direzione artistica. 


Il gioco è anche molto leggero da far girare. Sulla mia configurazione, solita, i5 2500k, 8GB ram ed una gtx 970 stock, si è mantenuto sui 60fps senza problemi per il 95% dell'avventura, rallentando solo per brevi istanti in battaglia quando c'erano molti effetti su schermo, non inficiando praticamente mai la giocabilità diretta. Il tutto con dettagli al massimo. La tecnica anti aliasing SMAAT2X funziona davvero bene per rendere l'immagine pulitissima.


Solo che ogni tanto il gioco decide di usare un altro stile artistico, più idealizzato, che onestamente fa un po' cagare. Cioè, è anche carino e funzionale, ma accostato a quello principale mostra molto il fianco. Viene sfruttato nella mappa del mondo, nelle battaglie tra eserciti e nella schermata del proprio regno. Qui fa meno male del previsto perché ci si concentra sugli edifici e sul layout generale, ma negli altri casi lascia un po' il tempo che trova.

Ni No Kuni 2 è un buon sequel. Meccanicamente toglie tutto il grasso e lo rimpiazza con sistemi veloci, in grado di sostenere meglio una trama fiabesca e leggera. Il comparto audiovisivo è eccellente ed il risultato è uno dei JRPG più piacevoli da giocare degli ultimi anni. Se si cercano però meccaniche o storia e personaggi profondi meglio guardare altrove. Si lascia dimenticare facilmente una volta andato.




Stay Classy, Internet.

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