Final Fantasy XV Windows Edition - Recensione




Piattaforma: PC   Data di Uscita: 6 Marzo 2018

Ad un anno e 4 mesi dall'uscita su Playstation 4 e Xbox One, Final Fantasy XV approda finalmente su PC nella sua versione Royal Edition. Include 3 DLC, numerosi contenuti aggiuntivi rispetto alla versione vanilla del 2016 ed addirittura un comparto multiplayer. L'attesa è valsa la pena?



BROMANCE



Noctis Lucis Caelum, principe del regno di Lucis, è il protagonista principale e sarà accompagnato nell'avventura dai suoi amici di infanzia Ignis, Gladio e Prompto. Noctis deve convolare a nozze con la sua promessa sposa Lunafreya, ma le azioni dell'impero cattivo portano Noctis a dover viaggiare per acquisire il potere necessario per porre fine alla guerra e compiere una profezia che lo vede come il prescelto. Detta così la storia può apparire un po' banalotta e forse lo è anche. In realtà, gli eventi, il mondo, le motivazioni dei personaggi, di per se non sono neanche male. La buona idea di fondo viene però uccisa da una narrativa realizzata in modo nettamente inferiore.

Da un lato abbiamo i vari personaggi, ai quali viene dato un approfondimento altalenante. Il protagonista, Noctis, è l'unico che ha una sua evoluzione e sul finale potrete apprezzare il suo maturamento come protagonista, anche se la distanza tra il punto di partenza e quello di arrivo non è elevata. I suoi amici d'infanzia, Gladio, Prompto e Ignis seguono i loro archetipi alla perfezione e sono caratterizzati davvero bene. Ho apprezzato davvero molto tutti i dialoghi del gruppo, che mostrano come ci sia una fortissima amicizia a legarli ed è uno dei rapporti nei videogame che fa più eco a quelli della vita reale. Ci sono bei momenti emotivi sparsi nel gioco. Sono però anche presenti evidenti buchi di trama e mancata profondità della caratterizzazione. Gli episodi DLC colmano queste lacune in parte, andando a scandagliare meglio i compagni di viaggio, impreziosendo non di poco tutta la narrativa. È un peccato che questi evidenti buchi siano stati colmati con episodi extra, ma almeno sono inclusi nel pacchetto dell'edizione PC.



I comprimari e gli antagonisti sono delle macchiette che ricevono un tempo a schermo ridicolo e mancano di molto spessore.Anche in questo caso, alcuni di loro ricevono i pezzi mancanti negli episodi DLC. Chi svetta tra tutti anche nel gioco base è Ardyn, principalmente per il suo manierismo ed il suo look. A conti fatti è forse uno degli antagonisti migliori della saga, avvicinandosi pericolosamente a Kefka, incarnandone l'archetipo ma con meno follia esterna e più lucidezza.

Il problema principale è che il gioco mette in tavola molti concetti interessanti, sia sui personaggi che su tutto il background narrativo, ma poi non li sviluppa a modo, lasciando molti punti interessanti inesplorati e personaggi appesi al nulla. Moltissimi aspetti sono risolvi in fretta o non sono proprio affrontati. Il risultato è una narrativa che ci da molte risoluzioni senza costruire tutto quello che verrebbe prima. Frutto dello sviluppo travagliato del gioco e al quale gli sviluppatori hanno cercato di porre rimedio con aggiunte varie nel corso degli anni ed avremo nuovi contenuti extra fino al 2019. Il gioco nel 2018 è migliore rispetto a quello uscito nel 2016 sotto numerosi aspetti, ma l'impressione rimane quella di voler rattoppare un pantalone rotto, quando servirebbe ricomprarlo. Una situazione simile capitò anche a Final Fantasy XII, che soffre grossomodo degli stessi difetti.

Consiglio di guardare il film Kingsglaive e la serie anime Brotherhood, che offrono molto contesto che purtroppo manca al gioco principale.


Detto questo, alla fine del giro ho apprezzato il viaggio dei 4 amici, che nella loro semplicità mi hanno saputo intrattenere. Ci sono anche bei momenti da bromance nel gioco che potrebbero colpire i più emotivi di voi. Un'altro aspetto che mi è piaciuto è come FFXV riprenda molti concetti dei vecchi giochi della serie. L'impero magitek dal VI, il meteorite caduto dal VII, la relazione tra uomini e dei del XII e del XIII, la presenza del cristallo ed altre cose qua e là. Non sono meramente copiate, ma rielaborate e mescolate tra loro. "Per i vecchi e nuovi fan", recita l'intro del gioco, ed è così.

Advent Children MK 0.8

Final Fantasy è una serie che dai suoi capitoli su Playstation 2 ha sempre cercato di sperimentare con il suo sistema di battaglia. L'obiettivo è chiaro: unire la capacità decisionale dei turni con la spettacolarità dei combattimenti di Advent Children. Dopo cose strane come FFXII e FFXIII, per Il quindicesimo capitolo si è deciso di passare direttamente all'azione, lasciando quasi del tutto stare gli elementi da gdr più classici.

Il risultato è.... ok.



Il sistema di battaglia vede il giocatore controllare Noctis, con gli altri comprimari affidati all'intelligenza artificiale. Alcune mosse richiedono input diretto, come schivare o eseguire proiezioni d'attacco. Altre cose sono automatizzate, come l'eseguire attacchi in sequenza, basta tenere premuto il tasto di attacco. La parata è gestita come un QTE, che permette di evitare danni e contrattaccare.
Il giocatore acquisisce dopo ogni scontro punti esperienza e punti azione. Se i primi aumentano i livelli e parametri come in ogni altro rpg, i PA sono fondamentali per allargare la capacità tattica del proprio party, acquistando talenti da diversi alberi di abilità.

Si possono ottenere sia bonus passivi che nuove abilità da usare in modo attivo o mosse di squadra automatiche e passive. Una delle aggiunte più recenti al gioco è la capacità di poter assumere il controllo in battaglia di uno dei compagni. Questo aiuta molto a cambiare il ritmo delle stesse, in quanto i comprimari hanno moveset e meccaniche molto diverse da quelle di Noctis. Essendo però un'aggiunta arrivata in fase tarda, l'utilità tattica è quasi nulla e si fa notare solo in alcune battaglie sul finale del gioco. Aggiunte in questa Windows Edition anch'esse tra l'altro. I DLC, concentrandosi sui singoli compagni, offrono netti cambi nello stile del gameplay, che mi hanno positivamente impressionato ed avrei apprezzato di più mescolati nel gioco principale.


Il risultato di tutto ciò è un combattimento molto spettacolare da vedere e semplice da mettere in piedi per il giocatore. Purtroppo non offre forti emozioni né agli appassionati di action, né a quelli di sistemi più strategici, ma si è lasciato giocare. Tra l'altro non è neanche così semplice. Se si affronta il gioco con nonchalance, si morirà spesso e si procederà di forza bruta usando oggetti curativi ad iosa. Per uscirne completamente indenni bisognerà applicare un minimo di cervello, sfruttando l'utilizzo di incantesimi-granata e la preparazione del cibo per ottenere i giusti buff.

Se il sistema di battaglia tutto sommato funziona ed è figo, è guardando come è stato approcciato l'Open World che fa insorgere dubbi. Il gioco presenta una massa di terra esplorabile di dimensioni generose ma come il giocatore viaggia è limitante. Il mezzo principale di locomozione è la Regalia, l'auto della famiglia reale, un bellissimo pezzo di design. La Regalia è limitata a viaggiare su strada e lo farà in modalità pilota automatico. Per avventurarvi nella natura incontaminata, dovrete fare affidamento ai vostri piedi o a dei Chocobo. Quindi il gioco ci presenta prima un mondo aperto ed esplorabile e poi ci mette sui binari. Perché? Da quel che ho capito, l'idea sarebbe proprio di fare come nella "vita reale", come quando andate a fare una gita in montagna. Arrivate con l'auto, la lasciate dove finisce la strada e poi vi fare una scampagnata, accampandovi per la notte. Fortunatamente, esiste la Regalia Type-D, una versione fuoristrada sbloccabile nel capitolo 7 che trasforma il modo di esplorare il gioco. Si nota però come sia un'aggiunta successiva in quanto rompe molti dei meccanismi di cui ho parlato poco sopra.


L'altro dubbio è sulla natura stessa dell'esplorazione legata alla narrativa. Arrivati a metà storia, il gioco diventa lineare, offrendo punti di non ritorno su punti di non ritorno e l'esplorazione del mondo aperto è subordinata ad una meccanica di "ricordo" del protagonista, che ritorna nel passato per esplorare il mondo. Il risultato è molto scoordinato narrativamente e poco pratico.

Le quest secondarie sono inoltre ancorate ancora a vecchi dogmi. Sono tutte fetch e kill quest, che vi porteranno a fare molti viaggi dal punto A al B per poi ritornare all'A, offrendo variazioni meccaniche nulle. Il tempo perso a bordo della macchina semplicemente aspettando di arrivare è immenso. Il viaggio rapido è possibile tra parcheggi già scoperti dal giocatore, ma se giocate su un HDD meccanico, i tempi di caricamento vi scoraggeranno a farne uso. Su SSD il problema non si pone minimamente. La struttura delle missioni potrebbe anche essere ignorata qualora dessero vita a storie secondarie interessanti, come in fondo ho fatto per Witcher 3. Purtroppo non è così nel 99% dei casi. Sono proprio fetch e kill quest fine a se stesse.



Ciò che il gioco offre come piatto "principale" tra attività della storia e principale sono "dungeon" di varia natura. Questi si riducono a corridoi e stanze piene di nemici da abbattere, con qualche ostacolo qua e là da superare, come aprire certe porte trovando prima i comandi o innescare la giusta sequenza di eventi. I tesori che si trovano in fondo ad essi non valgono il viaggio a mio avviso e si tratta di dungeon anche questi fini a se stessi, intrapresi per il gusto di esplorare e combattere, non tanto per le ricompense. C'è qualcosa di interessante nel postgame, ma non è per tutti i gusti.

E poi SURPRISE MOTHERFUCKER! Final Fantasy XV ha una componente multiplayer. Inserita in modo sapiente nella storia, vedrà il giocatore creare il proprio avatar ed intraprendere una serie di missioni contro demoni di ogni tipo per portare aiutare i resti dell'umanità a sopravvivere. Il sistema di battaglia è simile a quello del gioco principale, con diverse variazioni sul tema. Il punto di forza della spettacolarità viene mantenuto e unendosi ad altri giocatori umani si creano degli scontri fotonici, pieni di esplosioni e gente che svolazza in tutte le direzioni. Oltre a farmare per rendere sempre più bello il vostro alter ego, c'è anche una narrativa da seguire, che si incastra con quella principale. Non ci ho perso troppo tempo ad essere sincero, ma è un ottimo modo a mio avviso per espandere ancora di più il mondo di gioco. Come aggiunta non ci avrei dato molto peso, ma integrata nel pacchetto fa solo piacere.

Una meraviglia per i sensi
Final Fantasy XV
Nvidia Ansel permette di fare foto fantastiche. Qui potete vedere il mio album su Flickr. (Spoiler andando in fondo)

Final Fantasy XV è graficamente tra i migliori al momento sul mercato per il PC.
Il buon risultato raggiunto su console viene elevato grazie alla potenza a disposizione dei computer. Maggiori dettagli in lontananza, texture ed ombre migliorate, presenza di riflessi su più superfici... il lavoro fatto è encomiabile. Nvidia ci mette anche del suo, inserendo una simulazione dell'erba con Turfwork che trasforma il look di molte aree di gioco, Hairworks per aggiungere pelo agli animali, Shadowlibs per generare ombre sui personaggi in modo più accurato possibile e il suo VXAO potenzia all'inverosimile l'occlusione ambientale del titolo.

Tutto questo viene ad un prezzo: il gioco è abbastanza pesante, in particolar modo su processore e sottosistema di memoria. Il mio i5 2500k non è stato sufficiente a garantirmi i 60fps stabili, con performance molto variabili tra i 40 ed i 70 fps a seconda del carico. Avrete bisogno di un quad core veloce più moderno o preferibilmente un qualcosa con più di 4 thread. Ho dovuto bloccare gli fps a 30, ma questo mi ha permesso di giocare a dettagli tutti su alti invece che un mix tra medio ed alto. Inoltre è consigliatissimo avere il gioco su SSD, perché un Hard Disk meccanico fa da collo di bottiglia per lo streaming aggressivo degli asset.



C'è qualche bug ed imperfezione qua e là, va detto. I movimenti sono afflitti da ghosting, i sistemi di filtro dell'immagine sono abbastanza imprecisi e causano artefatti fino al Full HD ed il gioco soffre di memory leak che può portare a qualche crash. Ma nulla di trascendentale.

Dal punto di vista musicale, troviamo al timone Yoko Shimomura, alle prese con il suo primo Final Fantasy, ma che ha già dimostrato il suo valore in produzioni come Xenoblade Chronicles e Radiant Historia. Il taglio delle musiche di FFXV è prettamente epico ed orchestrale e si sposano alla perfezione con il grande viaggio intrapreso da Noctis e la sua ciurma. Questo Final Fantasy ha molti temi che entrano diretti tra i miei preferiti dell'intera saga. Veiled in Black e Invidia in particolare mi sono entrati in testa e non vogliono uscire.




Final Fantasy XV Windows Edition è come sarebbe dovuto essere il gioco al lancio. Le rifiniture a storia, mondo e combattimento e l'inclusione dei DLC lo rendono un prodotto ben più completo e godibile che in passato. I fasti dei bei tempi andati sono lontani, specialmente dal lato narrativa, ma il pacchetto sa intrattenere e stupire in diversi modi. Io spero solamente che il prossimo Final Fantasy possa avere una storia di produzione meno travagliata, perché se questo è quello che abbiamo ottenuto incollando i pezzi di fretta....


Stay Classy, Internet.

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