On the Rain-Slick Precipice of Darkness saga - Recensione

Penny Arcade 1+2 cover
Piattaforma: PC(giocata),XBLA,PSN Data di uscita: 21 maggio e 19 ottobre 2008
Penny Arcade è un webcomics , ovvero uno di quei fumetti leggibili su internet, a tema videoludico ad opera di Jerry Holkins e Mike Krahulik. Ha raggiunto una popolarità molto elevata e questo ha permesso ai creatori la creazione dell’evento PAX, divenuta una delle convenzioni annuali sul gaming più importanti.
I due uomini dietro ai fumetti hanno dimostrato nel tempo di avere un humor tutto loro quasi irreplicabile, ma sono anche in grado di scrivere pezzi più drammatici di una emotività toccante.
Decisero quindi di  entrare in partnership con Hothead games per dare forma di videogioco ad una loro storia “On the Rain-Slick Precipice of Darkness”. Doveva essere una quadrilogia, ma fu abbandonata dopo i primi due capitoli… per poi ritornare sotto un nuovo sviluppatore.
Qui recensiremo i primi due capitoli un mix di gioco di ruolo con combattimento a turni ed avventura grafica.
Gabe & Tycho e……te
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Il gioco inizia con la lettura da parte del narratore del primo verso di un poema, il Quartetto del Crepuscolo dell’Uomo, che già indica l’intenzione di essere una quadrilogia. Il giocatore crea un proprio avatar e l’avventura inizia. La propria casa viene distrutta da un robottone gigantesco e l’incontro fortuito con Gabe e Thyco, le controparti fumettistiche dei creatori di Penny Arcade, porterà il giocatore a vivere un’avventura surreale ed emozionante. Thyco è uno studente di arti apocalittiche che ha aperto un’agenzia investigativa, mentre Gabe è uno che tira pugni a tutto ed è il braccio violento di Tycho.
Avrete dei dialoghi con i quali potrete esprimere le vostre opinioni nei vari dialoghi, ma non esisteranno scelte. La storia procederà sempre nello stesso verso. L’impressione è proprio quella che voi siete lì per assistere all’avventura e non per guidarla voi stessi.
Il primo episodio vi vedrà indagare sul super robottone che ha distrutto casa vostra, ma nel farlo vi imbatterete in un culto di mimi che venera Yog Sethis, il dio silente e velocemente l’attenzione si sposta su questi ultimi.
Nel secondo episodio, la vostra casa, costruita con tanta fatica verrà ridistrutta e questa volta si regoleranno i conti con il robottone gigante in un intreccio complesso che vi porterà in un quartiere ricchissimo, in un manicomio ed alla fiera mondiale del 1922.
Il secondo episodio si conclude con la lettura del terzo verso del poema, lasciando presagire il continuo della vicenda….
La narrativa è assolutamente geniale, con i dialoghi che variano dal demente all’assurdo. La stupidità colossale di Gabe vi strapperà sorrisi quasi sempre e la complessità dei ragionamenti di Tycho è fuori di testa. Anche tutti gli NPC che incontrerete sono ugualmente strambi.
La personalità che i due giochi sprizzano fuori è fuori scala ed è una delle esperienze narrative nel mondo videoludico più uniche. Si potrebbe dire davvero tanto su tanti momenti del gioco, ma fare spoiler in un gioco così imprevedibile è davvero un delitto.
Premi spazio per difenderti!
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Come detto in apertura, il gioco è un misto di un gioco di ruolo e un’avventura grafica. La parte predominante è la seconda, con i vostri personaggi che si muoveranno nelle ambientazioni in 3 dimensioni, andando ad interagire con NPC ed a scovare oggetti per proseguire nella trama. Quando si inizia un dialogo o parte una cinematica si passa ad una visuale a fumetto, con i protagonisti tutti su schermo nella loro controparte 2D, che parlano attraverso i classici ballon fumettistici. Le ambientazioni non sono tantissime ed il backtracking è di casa, come nella maggior parte delle avventure grafiche ed anche il gameplay di base si basa tutto sullo scovare oggetti e portarli alle persone giuste per avanzare la storia.
A spezzare il ritmo ci pensano i combattimenti, che sono realizzati a turni in stile final fantasy, con una pseudo barra ATB ma hanno delle meccaniche in tempo reale per aumentare la dinamicità ed il coinvolgimento. Premendo oppurtuni tasti al momento giusto si seguiranno mosse speciali o si ridurranno i danni subiti.
I combattimenti possono rivelarsi più tattici di quel che sembra. Non sono mai difficilissimi, ma bisogna prestare attenzione per non venire sopraffatti. Il sistema dell’ATB anche è ingegnoso. Invece di avere tutti i comandi a disposizione appena si carica una barra, avrete dei tempi differenti per oggetti (i primi a caricarsi), attacchi normali e speciali. Spesso aspettare qualche secondo in più può garantirvi la vittoria come la sconfitta.
Le armi dei protagonisti possono essere potenziare raccogliendo delle parti robotiche sparse per i livelli di gioco. Ah, si il vostro protagonista combatte con un rastrello da giardino. Perché vi chiederete? Ed io vi faccio la controdomanda: perché no?
I nemici che affronterete sono folli oltre fuori misura. Nel primo episodio combattere contro i mimi è una delle esperienze più sconvolgenti del videogaming che io abbia mai affrontato. Essi mimeranno i loro attacchi e vi faranno male lo stesso. Non so se piangere per la ridicolsità o per la genialità di tale cosa.
Nel secondo episodio ho trovato i vari nemici meno ispirati di quelli del primo episodio, ma sono tutti ugualmente folli e diversi.
Ma è un gioco od un fumetto?2014-12-20_00002
Lo stile grafico è fenomenale…. se si considera la parte 2D, virtualmente indistinguibile da un fumetto di Penny Arcade. Purtroppo la parte 3D è abbastanza grezza. Cerca di essere simile al fumetto per stile e design, ma non è proprio il massimo. Riesce però a trasmettere il carisma dei personaggi in modo adeguato. Combattere contro i Fruit Fucker e vederli muovere i fianchi per….. si insomma, per bombare, è davvero divertente.
Anche il comparto audio è strambo per certi versi con arrangiamenti che richiamano l’atmosfera senza senso.
Il vero problema di questi due episodi è che sono tutto sommato corti e che il ritmo di gioco in alcuni momenti crolla vertiginosamente. Continuerete a giocare solo per l’ottima storia e personaggi e per vedere cosa si cela nella prossima ambientazione.
Una coppia di giochi da recuperare sotto i saldi di steam, che vale tantissimo per l’humor e la storia, un po’ meno per tutto il resto.

ZEBOYD GAMES

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Piattaforma: PC(giocata),XBLA,PSN Data di uscita: 25 giugno 2012 e 7 giugno 2013
A quanto pare i primi due capitoli hanno venduto davvero poco e successivi giochi non vennero ritenuti finanzialmente fattibili. Quindi, tutti i giocatori si sono ritrovati con una storia non finita, con dei rimandi ai seguiti morti ed inutili e con tanta amarezza. Il duo di Penny Arcade rilasciò la conclusione della vicenda in formato di novella sul loro sito visionabile gratis, giusto per non lasciare la trama morta a metà.
Qualche tempo dopo però, la piccola casa videoludica Zeboyd Games, famosa per aver prodotto il simpatico Breath of Death VII (no, non ce ne sono altri sei prima) ed il geniale Cthulhu Saves The World, entrò in contatto con i Penny Arcade e decise di continuare l’avventura videoludica, ma a loro modo e con costi decisamente più contenuti.
Una nuova veste
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Si, un distributore di merendine che combatte uno scoiattolo con una spada.
I due episodi vennero quindi realizzati cambiando totalmente approccio. Invece di avere delle avventure punta e clicca con combattimenti a turni con elementi in tempo reale, ci siamo ritrovati con due jrpg con combattimento a turni con una gestione della sequenza affidata al riempimento di una barra, in stile ATB dei Final Fantasy.
Episodio 3 si presenta in modo molto, ma molto, diretto, senza possibilità di deviazione dalla storia principale. La mappa del mondo sarà una semplice linea retta che vi porterà da un’ambientazione a quella successiva. L’episodio 4 invece introduce una mappa del mondo con zone in modo non molto dissimile dai final fantasy, garantendo un minimo di esplorazione e dando un maggior senso di libertà al giocatore, anche se il gioco rimane comunque abbastanza su binari.
La veste grafica muta anch’essa: si passa da un cell shading misto a disegni 2D ad una grafica puramente 16 bit, con l’unica modernità presente nei dialoghi: questi saranno accompagnati da un riquadro del personaggio che sta parlando con varie espressioni facciali ed aiutano tantissimo a richiamare i fumetti di Penny Arcade.
Il gameplay come già accennato, è quello di un jrpg, ma con il twist divenuto oramai tipico degli Zeboyd.
Ci sarà una grande barra sullo schermo che mostrerà la progressione della venuta del turno sia dei vostri personaggi che dei nemici, permettendo un livello di pianificazione che ha sempre eluso i Final Fantasy fino al 10. Ogni incontro inizierà con i vari personaggi privi di punti mana, necessari a lanciare incantesimi e tecniche speciali, ma dopo ogni turno il loro numero aumenterà di uno. Allo stesso modo i nemici diverranno sempre più potenti con l’aumentare dei turni in battaglia. Questo crea un sistema molto originale che combina la pianificazione tattica con la necessità di dover vincere il più velocemente possibile, cosa opposta ai jrpg dell’epoca 16 bit, dove invece protrarre all’infinito certo combattimenti era la tattica spesso vincente.
La difficoltà è selezionabile dall’utente e l’esperienza a normale è calibrata veramente bene, senza mai risultare frustrante o troppo facile. Per i pazzi folli, la difficoltà insane darà una vera sfida.
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Un tirannosauro in tuxedo. Chi non ha mai sognato di affrontarne uno?
L’episodio 3 utilizza un sistema di classi rotante, simile al cambio dei mestieri in Final Fantasy V. Questi mestieri sono vari e permettono molti approcci alla battaglia e verranno acquisiti col progredire della storia. Sono tutti in tono con il resto del gioco. Avremo roba come il “gentiluomo” o il “crabomancer” giusto per citarne alcuni.
L’episodio 4 invece usa un sistema di pet, in un modo simile a dragon quest monster o pokémon se così possiamo dire. Questi animali combatteranno direttamente gli avversari, ricevendo bonus, abilità extra e caratteristiche varie in base a quale padrone essi vengono assegnati. Questo permette una variazione notevole nelle possibili tattiche e vi ritroverete spesso a cambiare per sperimentare le varie combinazioni.
I nemici riescono ad essere ancora più assurdi e nonsense rispetto ai primi due capitoli. Vi ritroverete a combattere davvero contro ogni genere di cosa e i nemici stessi, con le loro descrizioni sono una delle migliori fonti di risate durante tutto l’arco dei 2 episodi.
Una trama a dir poco epica
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Incipit dell’episodio 4
Il punto di forza di questi due episodi conclusivi è la storia. L’unione degli scrittori di Zeboyd e Penny Arcade riesce a creare un intreccio narrativo totalmente folle e nonostante tutto logico, dove ogni pezzo ha un suo posto e tutto quadrerà.
Nel terzo episodio, si continua l’avventura lasciata aperta dal secondo, ma senza il protagonista creato dal giocatore. Un episodio extra, che consiglio di giocare dopo il completamento della storia principale per questioni di spoiler della trama, spiega cosa succede al vostro sfortunatissimo protagonista in un modo molto soddisfacente e la sua mancanza non viene avvertita come tale.
Il terzo episodio ha due finali, uno “buono” ed uno “cattivo”, con quello buono che richiede determinate azioni per essere sbloccato ed è considerato quello canonico al quale l’episodio 4 si riallaccia.
Questo finale è alquanto catastrofico e nel 4° episodio ci ritroveremo nel sottoinferno, un mondo completamente distorto, ancora più assurdo e surreale di quello normale.
La trama prenderà fortissime pieghe apocalittiche, colpi di scena si susseguiranno a go-go e la conclusione è qualcosa di a dir poco scioccante. Ad oggi, reputo l’intera storia di questa quadrilogia dei Penny Arcade una delle migliori storie del gaming, per la sua assurda follia e profonda logica ed interconnessione degli eventi. In certi tratti riesce anche ad essere emotivamente toccante, con una forte malinconia.
Per sopperire alla mancanza del protagonista avatar del giocatore, vengono introdotti nuovi personaggi con comportamenti leggermente meno folli di Gabe e Thyco per fare da contro altare nei dialoghi, tutti scritti magistralmente, come sempre in inglese.
Purtroppo anche solo provare ad accennarla, la rovinerebbe completamente, quindi non posso far altro se non consigliare di giocare a questa quadrilogia se avete voglia di seguire le scalmanate avventure di due ispettori dell’occulto, divertendovi allegramente lungo l’intero percorso.
Stau Classy, Internet

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