Pathfinder: Book of the Damned - Recensione



Con Starfinder appena uscito, Pathfinder andrà verso una cessazione delle uscite principali, lasciando spazio solo alle avventure. Il che non è un male, visto il calo di utilità dei manuali che c'è da qualche anno, ma forse adesso abbiamo raggiunto una nuova vetta (verso il basso) con questo libro, il Book of the Damned. Le mie impressioni complete dopo il salto.


Cos'è il Book of the Damned?

Si propone come un libro didascalico su tutto quel che concerne i demoni, diavoli, quippoloth ed altre entità maligne. Il problema principale è proprio in questa sua funzione. Siamo nell'era di Wikipedia, riproporre idee e tematiche in un solo contenitore, sia esso cartaceo o sotto forma di PDF, lo trovo abbastanza inutile.


A questo si aggiunge il fatto che la maggior parte delle informazioni sono semplici copia e incolla da altre pubblicazioni della Paizo. Inoltre, gli artwork fatti ex novo per questo libro non sono particolarmente belli e scadono di fronte a quelli storici. Anche di molto onestamente. Andiamo comunque con ordine a vedere di cosa tratta il libro nei suoi vari capitoli.

Nell'introduzione veniamo informati sul fatto che il Libro dei Dannati è anche un artefatto all'interno di Pathfinder. Tipo che uno ce l'ha e sa un sacco di roba sui demoni, oltre ad avere qualche altro bonus qua e là. Poi si parte con il primo capitolo, incentrato sulle divinità infernali.

Divinità Infernali

Questo capitolo si concentra su darci informazioni su ogni possibile entità superiore associata ai piani infernali. Non avrete statistiche in game per poterle combattere però. Si tratta puramente di fluff, di flavour, di conoscenze di background. Come ho già detto, molte di queste informazioni sono già apparse su altri manuali. Ogni divinità viene presentata con delle informazioni. Abbiamo il suo nome comune, il suo epiteto, i suoi domini e subdomini, arma preferita, simbolo sacrilego, tipi di strutture comunemente adibiti a templi, chi generalmente venera la divinità, di quali scagnozzi fa uso e cosa fare per aumentare la propria lealtà verso la divinità. Tutte informazioni utili per gestire un culto ad essa dedicato.

Successivamente sono presentati dei Boon, delle benedizioni e benefici che la divinità dona a chi lo serve e si collegano alle classi di prestigio presenti nel capitolo 3. Poi c'è un po' di testo dedicato a raccontare un po' della divinità.


Ci sono ben 50 divinità elencate, ognuna con 2 pagine dedicate ed un artwork. Troviamo esponenti di Demoni, I 4 Cavalieri dell'Apocalisse, Diavoli ed un Div.
In fondo all'enorme lista ci sono delle miniliste che danno poche informazioni su gruppi di altre entità malvagie. Qui meccanicamente sono presentati sono i riti per l'obbedienza e dei boon di entità minore. Abbiamo gli Asura Ranas, i Daemon Harbringers, gli Infernal Dukes, i Kyton Demagogues,
i Malebranche, i Nascent Demon Lords, gli Oni Daimyo, i Lord Quipppoth, i Rakshasa Immortali ed i Sahkil Tormentors. Direi che sono coperti un po' tutti i miti principali ed onestamente ho provato immenso piacere nel vedere rappresentati i Malebranche di Dante Alighieri, con i famoso Barbariccia, Gagnazzo, Scarmiglione, Rubicante e via dicendo. I videogiocatori forse riconosceranno questi nomi se hanno giocato a Final Fantasy IV.


Reami Infernali

A questo punto il libro ci da informazioni sui reami dove dimorano queste creature ed i loro servitori.
C'è l'Inferno con i suoi piani, Abaddon e l'Abisso come piani principali e poi numerosi altri come secondari. Nessuna meccanica viene presentata, si tratta unicamente di background. C'è anche la descrizione del semipiano contenuto all'interno del Libro dei Dannati.

Influenze Infernali
In questo capitolo vengono introdotte un po' di meccaniche a livello di gameplay legate alle entità delle quali si è discusso sino ad ora. Un'introduzione su come gestire i culti delle varie entità, un po' di talenti ispirati, domini e sottodomini per i chierici, qualche nuovo incantesimo, qualche rituale, qualche oggetto magico ed artefatto e qualcosa sui contratti infernali.

E poi ci sono 3 classi di prestigio: il Demoniac, il Diabolist ed il Souldrinker.
Per diventare un Demoniac, oltre ad allineamento, talenti e quant'altro deve essere stato traumatizzato da un demone. Quindi boh non so, fatevi stuprare da una succube ed ecco che siete pronti. Le sua meccanica peculiari è quella di lasciarsi possedere da un demone per ricevere bonus a statistiche e buff passivi vari, fino a culminare con la trasformazione in demone al livello 10, anche se limitata in minuti/livello.
Il Diabolist è più improntato alla magia, ottiene un famiglio Imp, migliora nella scuola di convocazione ed arriverà a chiamare al suo servizio diavoli dei quali conosce il nome.
Il SoulDrinker è invece legato ai cavalieri dell'apocalisse. La sua meccanica gira intorno all'infliggere livelli negativi ai nemici per accumulare punti anima, da usare per svariate abilità

Sono tutte classi di natura incantatrice, che danno 9 livelli di progressione incantesimi. Il Demoniac ha BAB medio, gli altri due BAB basso. Buone classi per NPC, per PC come al solito serve il Party giusto per mandare avanti cose del genere.

Bestiario Infernale
Nell'ultima sezione si analizzano tutti i mostri presenti sui manuali dei mostri ed il loro ruolo all'interno della gerarchia infernale, daemonica o demonica e poi si passa a mostrare nuovi mostri da far affrontare al giocatore. Da CR1 a CR20 ci sono una dozzina di mostri. Pochi, ma insieme a tutti quelli già apparsi altrove fanno un buon numero.













Estratto dal Libro
Quest'ultima parte è un lungo pezzo scritto in corsivo che si fa una fatica a leggerlo che ommiodiomaperché, che da altre informazioni di background su varia roba. Ma porca puttana chi cazzo è che ha pensato di scriverlo così? Ho capito che dovrebbe simboleggiare un pezzo del libro stesso, ma per quanto mi riguarda sono pagine sprecate.


Quindi, arrivati alla conclusione... non so bene cosa dire onestamente. Le informazioni sono anche carine, ma si tratta davvero di tanto fluff recuperabile online dalle fonti più disparate. Io stesso, che proprio in questo periodo sto ruolando un'avventura che ha come sfondo angeli e demoni, non ho trovato questo libro-raccolta particolarmente utile. Se fosse stato come il libro delle azioni vili di D&D 3.5, dove c'erano tante aggiunte di tipo meccanico, allora si, avrebbe avuto un senso da un punto di vista per aiutare il gioco di ruolo. Ma così boh.
Forse sono io che sono troppo negativo su questo genere di libri. Alla fine sono piacevoli da leggere e se uno non ha mai letto nessuna informazione qui presente, è tutta roba nuova e potenzialmente utile.
Ma anni fa mi sono rovinato leggendo i libri didascalici di GURPS, che erano realizzati con tutt'altra qualità, che fornivano conoscenze che esulavano dal singolo argomento o dalla singola ambientazione, quindi i miei standard si sono regolati di conseguenza.

In ogni caso, qui Paizo sta raschiando il fondo del barile, perché ci propone un librone quasi tutto fluff e rispampa di materiale già pubblicato. Le parti nuove non sono da buttare, tranne gli artwork che fanno schifo. Però come prodotto da prendere quando forse verrà tradotto, a prezzo pieno e cartaceo è uno spreco. Al costo del PDF si può anche fare.


Stay Classy, Internet.

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01 09 10