Monster Hunter Mayhem #11 - Coup D'état


"Ogni cellula è stata attaccata. Ogni base segreta assaltata."
Phoenix puntualizza: "Quasi."
"Giusto, qualcosa siamo riusciti a salvare ed il nostro capo è salvo, è in un luogo sicuro. Noi tre ci siamo salvati per miracolo."
"La cellula di Richmond è salva quindi?" chiede l'anziano, visivamente preoccupato.
"Si e non solo lei. Altre si sono salvate nei vari stati. Gli attacchi sono stati da quel che abbiamo capito abbastanza sincronizzati, ma qualche cella era in casa a riposare ed è stata colta di sorpresa, altre erano in posizioni più favorevoli alla fuga."
"Quanto siete operativi?"
"Abbiamo perso direi tra il 70 e l'80% del nostro organico. Per questo stiamo chiedendo il vostro aiuto."
"Potete andare nei dettagli dell'attacco?"
"Certamente....
Una delle basi del BOPD più attive si trova, o meglio si trovava, a Richmond, in Virginia, in un posto particolarmente in tono con il loro operato: sotto la casa museo di Edgar Allan Poe. Al di sotto della struttura turistiche c'era un complesso sotterraneo di diversi piani abbastanza grande, che conteneva numerosi reparti. Sale per allenamento, laboratori di ricerca, centri dati avanzati, libreria sull'occulto e sul magico ben fornita ed era la casa di tre tra gli operativi più famosi e riconosciuti all'interno del BOPD. Anthony, Phoenix ed Ilythirra. Questo, insieme alle numerose funzioni svolte dalla struttura, faceva considerare all'occhio dell'organizzazione la base di Richmond come il braccio destro della baracca, il posto dove si lavorava di più.
La sicurezza per entrare è generalmente alta. Scanner metallici, dei rilevatori magici agli ingressi, ma nulla di eccessivo, in fondo è un'organizzazione segreta e si conoscono tutte le persone che ci lavorano.
L'attacco è stato improvviso ed inaspettato. Gli avvenimenti della festa dimenticata avevano scovato un gruppo dei paramilitari dell'organizzazione misteriosa che era dietro a tanti incidenti di natura occulta proprio a Richmond, ma fu eliminata e furono raccolti molti dati. Questo deve essere stato il motivo dell'assalto di massa.
Quel giorno c'era un'esercitazione con una squadra di assalto insieme a Phoenix in una delle sale della struttura, per l'occasione rimodellata come l'interno di più edifici. Azione cittadina di combattimento contro soldati umani. Di solito si tengono esercitazioni più adatte allo scontro con mostri, ma la natura paramilitare del nemico stava costringendo il BOPD a re-insegnare e risvegliare nei suoi gruppi d'assalto tattiche più convenzionali per combattere dei semplici umani.
I soldati del gruppo che doveva esercitarsi entrarono tutti insieme quel giorno. Si conoscevano, vivevano tutti in zona, si erano incontrati prima al bar vicino per fare colazione e poi si sono recati nel museo. Nessuno di loro ha registrato qualcosa di anomalo al check in. Qualcuno ha portato le sue armi personalizzate regolarmente detenute, qualcun altro i suoi trinket magici di protezione o potenziamento. Tutti oggetti personali che hanno un effetto limitato e sono ben noti alla squadra.
Il gruppo si è diretto al centro della struttura per l'allenamento. È è qui che è avvenuto il misfatto. Un ragazzo della squadra si è avvicinato velocemente verso Phoenix, gli ha mostrato un talismano appeso al collo che qualche istante fa non aveva. Il talismano è diventato incandescente ed è detonato. L'esplosione è stata violentissima. Essendo esplosa al centro della struttura ha coinvolto tutti i piani, tutte le sezioni. Poi l'esplosione ha innescato anche esplosioni a catena nella rete dei gas e via dicendo. È stato un disastro."
"Come vi siete salvati?"
Phoenix è il primo a rispondere. "Io ero davanti al ragazzo. Aveva gli occhi spenti, come se fosse sotto controllo o qualcosa del genere. Quando ha estratto il medaglione ha detto qualche parola in una lingua che non ho ben compreso ed ho fatto l'unica cosa che potevo. Il medaglione era già attivo, non c'era tempo di prendere un'arma e sparare al ragazzo. Ho rotto il charm di protezione che porto sempre con me. È molto, molto potente, può tranquillamente bloccare i danni di un missile... ci vuole una settimana buona di lavoro per prepararlo e non è detto che questo lavoro si concretizzi in un qualcosa di funzionante..... ma ne ho sempre uno con me, per ogni evenienza. È servito. Mi ha protetto quei secondi necessari per non venir vaporizzato dall'esplosione o non venir schiacciato dalla massa di cemento armato che mi stava crollando addosso."
L'elfa continua "poi è fuggito via con me. Io ero nella biblioteca a consultare i libri per cercare indizi di rituali particolari, quando ho sentito l'esplosione e tutto che crollava. La mia zona non è stata colpita direttamente dall'esplosione, ha impiegato qualche istante a crollare su di me. Ho attivato una barriera, ho salvato chi potevo in quella stanza, ho aperto un portale a corto raggio e siamo usciti in superficie. Da lì ho usato i miei sensi magici per individuare le persone vive sotto le macerie e teletrasportarle su quando possibile. Ho cercato di salvare chi potevo, ma alla fine eravamo solo una decina...."
"Io invece ero fuori, me la stavo prendendo comoda quella mattina. Ero al limitare della strada quando la casa museo è esplosa davanti ai miei occhi." Anthony è visibilmente scosso nel ricordare la scena, ma nulla in confronto a Phoenix ed Ilythirra, che mostrano sui loro volti rabbia e dolore.
"I nemici erano ben preparati. Malgrado l'esplosione, intorno alla casa museo c'erano dei loro uomini in borghese, pronti a finire il lavoro in caso di superstiti. Sapevano che sul luogo c'erano persone abili come noi che potevano salvarsi anche in incidenti simili e non volevano lasciare le cose al caso. Sono intervenuti velocemente, prima dell'arrivo dei soccorsi. Fortunatamente non eravamo feriti quindi li abbiamo eliminati senza problemi."
"La cella di Richmond.... è stata attaccata anch'essa?"
"Si. Mentre Illy portava in salvo i superstiti, io e Phoenix ci precipitavamo dai cacciatori per aiutarli."

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Oramai il gruppo aveva preso l'abitudine di fare colazione insieme. Anche Wang e Cent si univano di frequente. C'era un certo affiatamento evidente.
"Speriamo che abbiano fatto dei progressi seri nell'analizzare la roba che abbiamo recuperato dal loro covo a Richmond. Non vedo l'ora di passare all'attacco una volta tanto." York era teso, la sua mano destra andava spesso a formare la forma necessaria a tenere ed operare la sua pistola.
"Ci hanno chiesto di venire oggi pomeriggio per discutere del da farsi, qualcosa avran trovato." Jack era particolarmente sicuro.
La TV interruppe all'improvviso il programma mattutino per focalizzarsi su un incidente di Richmond. "È accaduto qualche minuto fa un fatto sconcertante nella nostra città! Un'esplosione catastrofica ha vaporizzato la casa-museo di Edgar Allan Poe! La polizia ed i vigili del fuoco sono sul posto per assicurarsi che non ci sia alcun ferito. A quest'ora del mattino di solito i visitatori sono pochi quindi non ci dovrebbero essere molti morti. Tra le cause si sospetta una fuga di gas nella struttura che....."
Le espressioni di tutta la squadra cambiarono di colpo. La sicurezza e la spensieratezza erano stati sostituiti dalla paura e dallo sconforto. Towers è il primo ad urlare "Cooooosa? Oh, no, no, no...." Si rannicchiò, mise le mani sulla testa ed iniziò a tremare. Gli altri non riuscirono ad offrire parole di conforto. York istintivamente aprì la fondina e mise la mano sulla pistola.
All'improvviso, colpi di arma da fuoco si stagliarono sul locale. Urla, gente che si lanciò a terra e che veniva falciata dai colpi. Mentre i cacciatori si buttavano tutti istintivamente a terra individuarono fuori dal locale una Humvee, con un uomo che ha aperto il fuoco da sopra con una mitragliatrice leggera.
Tutti fuggirono dietro tavoli, banconi, Towers alzò il suo scudo telecinetico su tutti. York aprì il fuoco e colpì il tiratore, costringendolo a rientrare nel mezzo. Dalla camionetta uscirono degli uomini. Quello più avanti, verso il locale non fu molto fortunato, venne colpito subito da York e finito da Wang. Dahab usò un tavolo come copertura e si precipitò al furgone. Towers riescì a staccare la mitragliatrice dalla'alloggiamento ed a passarla a York. Una FN Maximi 7.62mm. Grande potenza di fuoco.
Cent e gli altri continuarono a sparare incessantemente per forzare i nemici a rimanere in copertura. Ci riuscirono, e per qualche istante ci fu la calma, anche se con un sottofondo di spari
Towers prese tantissimi frammenti di vetro con la telecinesi, li portò oltre il mezzo nemico e li scagliò a tutta forza verso il basso. Si sentì qualche urlo. Il tempo necessario per far salire tutti a bordo.
"Ragazzi, ne arrivano altri due!"
"Vai Cent, Manovra a J, fuggiamo di qui!"
Cent mostrò tutta la sua abilità alla guida. Riuscire a muovere un mezzo pesante come il furgone corazzato dei cacciatori, schivando il traffico in entrambi i sensi il tutto cercando di confondere e distanziare un paio di Humvee nemiche, richiede una competenza elevata.
York aprì il tettuccio del furgone, poggiò la mitragliatrice sul tetto ed iniziò a sparare agli inseguitori, colpendoli ripetutamente, ma non intaccandoli troppo, erano anche loro corazzati.
Dal cielo un elicottero della televisione sembrava seguire questo rocambolesco inseguimento, così cinematografico e surreale nella vita di tutti i giorni.
Jack si mise l'imbragatura, aprì il portellone laterale ed iniziò a fornire anche lui fuoco contro gli inseguitori.
Cent si infilò in un vicolo di colpo e riuscì a distanziare gli inseguitori tranne uno, che gli stava appiccicato e non mollava. Jack riuscì a mancare di brutto la granata contro il veicolo, ma York continuava a vomitare proiettili su proiettili, rompendo i vetri e forzando gli uomini dentro il mezzo a rannicchiarsi per evitare di morire.
I mezzi nemici continuavano l'inseguimento e ne spuntavano sempre di più. Su uno di essi c'era uno strano figuro, che con un sol balzo si ritrovò sul tetto del furgone dei cacciatori. York, l'unico a vederlo, bestemmiò.
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"È qui che hai detto che di solito fanno colazione?"
"Si Anthony è qui. E se lo sappiamo noi, lo sapranno anch...."
"Che disastro è?"
Anthony fermò l'auto di fronte all'humvee davanti al bar.
"Sopravvissuti?"
"Si.... chiamo un'ambulanza........ Non ho segnale."
"Neanche io. Jammer? Ne avranno uno sul mezzo probabilmente."
"Attento Anthony!"
La portiera del mezzo si aprì di scatto ed un paramilitare armato di fucile aprì il fuoco verso i due appena arrivati. Partì a malapena il primo colpo che il mezzo fu preso da una tremenda forza che lo ribaltò. Il resto della raffica finì il aria.
Phoenix si buttò prono imbracciando il suo fucile. Ora, con il mezzo sottosopra, chi c'era all'interno era stato scaraventato verso il basso e fu ucciso dal mezzo demone.
"Mi sto affaticando troppo con questi scatti di energia... cerchiamo il disturbatore."
Dopo averlo trovato e disattivato, chiamarono un'ambulanza.
"Ora come troviamo gli altri?"
"Guarda là, in cielo, un elicottero. Prova a collegarti alla TV dal cellulare...."
"Non ci credo.... li stanno davvero riprendendo. Stanno andando live.... Ah, ho capito dove sono! Possiamo raggiungerli!"
"Secondo me basta seguire anche il rumore degli spari..."
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York si lasciò cadere dentro al mezzo, impugnò velocemente la sua Rhino e sparò in faccia al nemico.
"Ragazzi, coso grosso sopra. Non so se è morto."
Qualche istante dopo cadde una granata nel furgone.
"No!" Towers le diede un colpo con la telecinesi al volo, ma stava ancora rimanendo dentro al furgone. Dahab la buttò fuori con un colpo del suo scudo. Passò davanti agli occhi di Jack. Vide tutta la sua vita scorrergli davanti in un istante. La granata detonò fuori, nel traffico.
Subito dopo caddero altre due granate e l'uomo, insieme.
Towers mandò fuori una delle due ananas, mentre York si esibì in un calcio al volo che colpì un'ananas e la buttò fuori dal portellone aperto.
Gli altri volevano applaudirgli e sparare dei botti, ma non c'era tempo. Scaricarono tutte le loro armi sull'uomo. Era corazzatissimo, ma anche i colpi che connettevano non sortivano effetto. Poi passò all'azione. Aveva una forza enorme ed era velocissimo. In un istante scaraventò Jack fuori dal mezzo, con solo l'imbragatura ad evitare la sua morte sul caldo asfalto, colpì York con un pugno così forte che gli slegò la mascella e lo fece svenire e colpì Towers, che riuscì a mitigare il danno con la sua telecinesi.
Dahab ne vide gli occhi infuocati. "Ragazzi è un licantropo in forma umana. Buon per me che ho la spada"
Il combattimento nello spazio angusto del furgone fu lungo e complesso. Dahab non poteva muovere la spada agilmente e poteva solo usare affondi, le armi da fuoco erano poco pratiche da questa distanza e distruggevano orecchie ed occhi di tutti.
Wang aiutò Jack a rientrare nel furgone, mentre Dahab ed il mannaro lottavano. Il mostro strappò dall'ivoriano tutte le placche di ceramica, ma fece poco altro, con lo scudo balistico in mezzo.
Wang si ricordò di una cosa: aveva ricevuto in regalo quel giorno uno stiletto d'argento. L'aveva messo sul furgone. Towers lo prese e lo conficcò nel mannaro. Un urlo di rabbia riecheggiò nel furgone. Il mostro si girò di colpo e caricò alla cieca. Towers riuscì ad evitarlo. Il mostro piegò le lamiere dei portelli di coda del furgone.
Cent eseguì delle manovre complesse, buttando tutti da ogni lato.
Wang iniziò a cercare proiettili d'argento sul furgone. Dahab reingaggiò il mostro, ma Towers continuò a farlo arrabbiare. Spinse lo stiletto più a fondo con la sua telecinesi. Il mostro lo estrasse dal suo colpo e lo lanciò verso il telecineta. Lo stiletto lo perforò e lo buttò a terra. e poi si scagliò sull'ivoriano, fracassandogli ossa a suon di pugni, ma ricevette in cambio degli affondi di spadone, d'argento, non proprio piacevoli.
York si risvegliò, prese la mitragliatrice e sventolò ciò che rimaneva del caricatore sulla bestia, che accusò il colpo, accasciandosi. Wang caricò un proiettile a pallettoni d'argento e lo sparò sulla testa del mannaro, che quasi esplose. Dahab gli tagliò la testa, fiendo lo scontro con un "muori CANEMERDA".
Jack nel frattempo aveva continuato a sparare agli inseguitori, che si stavano disperdendo, anche grazie alle mirabolanti manovre di Cent.
"Sembra che gli abbiamo seminati... chiamiamo Phoenix"
"Ed i miei uomini." Aggiunse Wang "Se vogliamo nasconderci meglio non usare luoghi del BOPD".
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"Ah, l'elicottero se n'è andato. Niente più diretta."
"Ci sono degli humvee davanti a noi direi che ci siamo."
"Cerchiamo di attirare l'attenzione."
"Secondo te le loro ruote sono antiproiettile?"
"Assolutamente."
"Mi sono sempre chiesto quanti Beowulf ci vogliono per metterle in crisi."
Tra telecinesi e colpi di fucile, molti degli inseguitori vengono distratti e lasciano stare il furgone del cacciatori.
"Ci stanno chiamando. Ehilà Dahab, tutto bene? Un mannaro a bordo? Come state? ... Capisco... va bene. Ci vediamo lì."
"Un mannaro?"
"Ci spiegheranno dopo, raggiungiamoli."
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"Bella casetta. La usate spesso tu ed i tuoi uomini?" Anthony entrò senza troppe cerimonie.
"Solo quando dobbiamo fuggire da qualcuno". Wang rispose malgrado era impegnato a preparare degli unguenti rigeneranti per il gruppo.
"In quanti vi siete salvati?"
"In pochi. Io, Phoenix, Ilythirra e qualche fortunato. Ma hanno attaccato tutte le nostre basi e nostre cellule, c'è stato un veloce giro di telefonate durante il vostro inseguimento. Siamo stati sotto un grave attacco ed abbiamo perso. Loro sono andati pubblici, infischiandosene della segretezza, dobbiamo farlo anche noi. Andremo a parlare con dei generali americani, per ottenere aiuti e fondi. Questo attacco di sicuro sarà anche sui loro radar, non solo sui nostri. Saremo cacciatori di mostri, ma qui non abbiamo la più pallida idea di cosa stiamo affrontando."
"Cosa avevate scoperto da dirci oggi pomeriggio?"
"I dati sono andati distrutti. Però le cose importanti erano poche cose, me le ricordo bene. Dai loro hard disk si è visto che un punto importante del loro operato era in Nepal. Cosa diavolo ci sia lì? Boh. Scansioni satellitari vedono montagne e nessuna fonte di calore anomala, bisogna andare a piedi.
Siamo rimasti senza cellule praticamente, voi siete gli unici che...."
"Siamo leggermente rotti...." Towers aveva appena finito di avere la sua ferita medicata da un dottore amico di Wang.
"Ilythirra dovrebbe arrivare a breve, dovrebbe aiutare il vostro recupero. Conviene che voi andiate il prima possibile. Vi manderemo come cargo fino in India e poi da lì prenderete un aereo normale verso il Nepal. Da lì andrete con il vostro mezzo fino alle coordinate."
"Poco tempo per riposare eh?"
"Non possiamo permettercelo."

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"Quindi li avete mandati in Nepal?"
"Si, sperando che ci possano illuminare sulla questione."
"La storia quindi finisce qui?"
"Già, siamo arrivati al presente, ora non ci resta che attendere novità."

Stay Classy, Internet.

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01 09 10