Invisible, Inc. - Recensione

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Piattaforme: PC Data di Uscita: 12 maggio 2015
Klei Entertainment sta diventando una forza nel mercato indie PC e non. Questa casa canadese ha iniziato a farsi vedere con gli Shank, per poi tirare fuori Mark of the Ninja e Don’t Starve. Quest’anno ci hanno deliziato con un altro grande gioco, di genere un po’ diverso dai loro predecessori. Con Xcom 2 rimandato al 2016, Insivible, Inc può essere un sostituto?
Alla macchia
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La cutscene introduttiva è davvero bellissima, voglio una miniserie così.

Il gioco è fondamentalmente un roguelike, ovvero basa la sua esistenza sul concetto di randomizzazione dei livelli e sulla rigiocabilità. Nonostante questo riesce ad integrare un minimo di storia, molto semplice ma interessante. Voi fate parte della Invisible, Inc, un’associazione di controspionaggio, utilissima in un mondo comandato da megacorporazioni. Il vostro quartier generale viene attaccato in una splendida cutscene animata. Riuscirete a salvare la vostra IA, che avrà una durata di vita limitata dalla sua batteria. Con solo 2 agenti a disposizione, avrete 72 ore di tempo per compiere missioni per prepararvi allo scontro finale. Le sfide che incontrerete sono tutte generate in modo procedurale, rendendo ogni run della campagna diversa dalle precedenti. Moltissima cura è riposta nella creazione e caratterizzazione degli agenti. Non parleranno sul campo, ma ognuno di essi ha un background completo e nel gameplay porta qualche equipaggiamento particolare. Mano a mano che si completano o falliscono campagne, riceverete esperienza che sbloccherà nuovi agenti, così da aggiungere ancora più variabilità sul lungo termine.
L’espansione “Contingency Plan” aggiunge una nuova missione con più storia e dialoghi, davvero molto bella da giocare ed aggiunge molti gadget e nuovi agenti al gioco. Impreziosisce la storia non poco e per questo la consiglio, anche se causa un aumento di difficoltà non indifferente che può cogliere i giocatori alle prime armi alla sprovvista.
Dalle tenebre io compaio
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A volta la mappa diventa piena di roba. Fortunatamente è ruotabile a piacere.
Il fulcro del gioco è il suo gameplay, che si presenta totalmente diverso dal solito per questa categoria di giochi. Ad un primo sguardo vediamo uno strategico a turni con mappa a matrice quadrata, con i vari uomini sotto al nostro comando che hanno un pool di punti azione che viene speso per spostarsi e compiere azioni, ma invece di dover eliminare i nemici, il focus del gioco è sullo stealth e sull’esplorazione. La mappa è perennemente avvolta in una nebbia di guerra e starà a voi controllare ogni angolo, ogni buco di serratura delle porte e hackerare ogni telecamera per avere visuale sulla struttura che state infiltrando ed evitare lo sguardo delle guardie. Questo è possibile grazie a capacità come quelle di guardare tra gli spiragli delle porte o oltre gli angoli, che incoraggiano a spendere i punti azione uno alla volta invece che in grandi quantità come in giochi stile XCOM. Le vostre capacità offensive sono estremamente limitate. Si può stordire per un certo numero di turni una guardia con un taser a contatto, ma quest’abilità ha un cooldown. Alcuni personaggi hanno armi da fuoco, ma i proiettili sono pochissimi e le ricariche sono costose. Insomma, dovrete davvero gestire bene le vostre risorse per uscire vincitori. Al livello degli agenti sul campo si aggiunge quello dell’hacking. In ogni momento potete accedere all’interfaccia del cyberspazio della vostra IA ed usarla per hackerare oggetti a portata. Ogni mossa di hacking costa dell’energia, che è possibile ricaricare facendo hackerare in loco dei terminali dai vostri agenti sul campo, ma è una risorsa finita sulla mappa. Anche qui si crea un ottimo sistema di dubbio da scelte multiple in cerca di quella ottimale. Prendo controllo di quella telecamera nemica? Meglio prendere controllo della torretta nemica o direttamente del generatore che l’alimenta? La presenza di virus nemici che vengono scatenati quando di hackerano determinate strutture rende il tutto ancora più imprevedibile e caotico.
Il punto di forza del sistema di progressione a mio avviso è il bilanciamento tra rischio e ricompensa. Si possono recuperare soldi ed equipaggiamento solo sul campo. Volete un nuovo impianto cybernetico? Meglio assaltare la struttura di una delle corporazioni specializzate in questo campo. Vi servono nuovi programmi di hacking? Meglio dirigersi su qualche server farm. Tutto si recupera, compra e vende sul campo. L’unica gestione della squadra fuori dal campo riguarda il potenziamento delle singole caratteristiche di un agente, migliorabili spendendo i crediti sparsi sulle mappe. Ogni missione può essere riassunta con: trova terminale nemico, ruba/compra oggetti/libera ostaggi e poi fuggi. L’ambientazione procedurale casuale, eventuali obiettivi secondari random e una differenziazione nello stile di difesa delle varie megacorporazioni che assalirete mantengono la variabilità più alta di quel che potrebbe sembrare. Mentre sarete in missione c’è inoltre un livello di allarme che sale costantemente, che vi spinge in teoria ad andare di fretta. Ed è grazie a questo che i dubbi portano ad avere un ottimo gameplay. Cosa faccio? Rischio andando a sicurezza 5, che porterà più guardie corazzate nella zona, per trovare il server che mi fornirà crediti extra o corro al punto di estrazione rinunciando al bottino extra? A questo si aggiunge la morte permanente dei propri agenti qualora non siano salvati durante la missione. Tantissimi giochi si basano su questo sistema rischio-ricompensa per generare tensione, ma Invisible, Inc è uno di quelli che mostra le migliori meccaniche a supporto di tale approccio.
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Più le missioni sono distanti dalla vostra posizione attuale, più ore brucierete
Ci sono molti modi per personalizzare la propria campagna. Dal livello di difficoltà, al numero di ore a disposizione prima della missione finale, all’inclusione di certi elementi o meno. Esiste anche una modalità infinita, che testerà semplicemente la vostra resistenza contro un livello di sfida sempre più crescente. Oppure potrete cimentarvi in una modalità Time Attack, che vi metterà ancora più fretta! Purtroppo avendo un’anima Roguelike, a volte la generazione casuale di ricompense e di missioni potrà avvantaggiarvi troppo o essere contraria ai vostri piani ma sono i rischi del mestiere.
Aggiungiamoci uno stile grafico da animazione occidentale superlativo ed un’ottima colonna sonora ed abbiamo davvero una piccola gemma. Non è bombastico, non state salvando il mondo dagli alieni, ma semplicemente state cercando di sopravvivere. La campagna di per se dura poche ore, ma il gameplay è ipnotico e potenzialmente può tenervi incollati per molto tempo, dipende se siete il giocatore che si fa prendere da queste cose oppure no. Io vi dico che il mio gioco su steam con più ore di gioco è XCOM, quindi sono il tipo di giocatore che si piazza e rifà anche mille volte campagne strategiche pesudo casuali.
Stay Classy, Internet

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